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Estro creativo

I “Magazzini Italiani” guadagnano sempre maggiore popolarità, questo consentì ai fratelli Emiddio ed Alfonso Mele di portare avanti iniziative pubblicitarie anche con l’ausilio di striscioni e addobbi impiegati per occasioni importanti come le visite dei sovrani a Napoli, le feste di carnevale cui erano invitati centinaia di bambini in maschera, spettacoli teatrali al Salone Margherita, distribuzione gratuita di prodotti e la celebre e originale trovata pubblicitaria delle zebre.

Per un lungo periodo le più importanti strade di Napoli erano attraversate da carrozze trainate da zebre e guidate da un “colored” in abito di gala. Erano i veicoli Mele per le consegne a domicilio che si fermavano presso le abitazioni dei clienti, qui i fattorini, avevano il compito di consegnare gli acquisti agli affezionati habituée dei magazzini “ E. & A. Mele”.

Questa fu la geniale trovata di cui si favoleggiò a lungo nei salotti e sui giornali dell’epoca.
Una curiosità, racconta che i fratelli Mele acquistarono le zebre dal proprietario di un circo equestre ed in seguito assunsero un domatore per prendersi cura degli esotici animali.

1) vettura per il trasporto di clienti privilegiati; 2) consegne a domicilio; 3) Edoardo Matania - festa di carnevale (tempera a tecniche miste - collezione Alfonso Mele); 4 - 5) francobolli celebrativi

Mele e la Ricordi

Mele e la Ricordi

La storia delle Officine Ricordi si incardina intorno alla figura del fondatore Giovanni, che può costituire per i suoi caratteri di pioniere una sorta di figura emblematica ed in qualche modo affine a quella di Emiddio Mele. La committenza di cartelli pubblicitari da parte della ditta Mele alle Officine grafiche Ricordi si colloca sullo sfondo di importanti trasformazioni non solo di carattere tecnico ma anche imprenditoriale. La committenza Mele documenta il periodo formativo della grafica pubblicitaria come nessun’altra esperienza, anche perché si svolse senza interruzioni per circa 25 anni.
Una delle circostanze che favorirono il contatto tra Ricordi e Mele e i successivi rapporti (più che ventennali) che ne scaturirono, è individuabile nella larga penetrazione sia economica sia culturale della Ricordi a Napoli, ben recepita da uomini introdotti e colti quali i Mele.

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Gli amici intellettuali

Emiddio ed Alfonso Mele puntavano moltissimo sulla pubblicità cartellonistica, senza però mai trascurare i mass media dell'epoca. Il Mattino, allora diretto da Eduardo Scarfoglio, ne era il giornale preferito e sul quale, i due fratelli ambivano a conquistare uno spazio sempre maggiore, seguito poi dal Giorno, il quotidiano fondato da Matilde Serao.